Sono 314.303 e 137.258 il numero di cavalli e allevamenti attualmente presenti in Italia che rivelano un panorama interessante per il settore equestre italiano, come spiega la ricerca “il mondo del cavallo” di Nomisma per Fieracavalli.
Rispetto all’ultimo anno, infatti, i capi registrano un incremento del 5,3% con all’attivo 29 razze, che vanno ad evidenziare la ricchezza e la varietà del patrimonio zootecnico nazionale, il più ricco di biodiversità in Europa. Di questi, il 50% è destinato al comparto ippico/sportivo, mentre il 29% afferisce a quello equestre/diporto. Per il primo, geograficamente, gli esemplari si concentrano al centro-sud del Paese con il Lazio in testa (13% del totale), seguito da Sardegna (11%), Lombardia (10%), Toscana (9%), Puglia (7%) e Sicilia (7%).
Anche nel caso dell’orientamento produttivo equestre/diporto vi è una predominanza di capi al centro sud, con il Lazio a fare da capofila. Le razze che godono di maggior diffusione sul territorio – per entrambi i segmenti – sono il Trottatore Italiano, il Sella Italiano, il Purosangue Inglese, L’Arabo e l’Anglo-Arabo.
E Fieracavalli, la manifestazione di riferimento del panorama equestre internazionale, si conferma, anche per l’edizione 126, il contenitore perfetto per permettere ad appassionati e curiosi di scoprire uno spaccato considerevole delle razze italiane e straniere, grazie a 2.200 esemplari – presenti contemporaneamente in fiera grazie a 35 associazioni allevatoriali – impegnati in numerose gare di morfologia, spettacoli e caroselli in grado di mostrarne le diverse caratteristiche e sfaccettature.