Sono nove gli atleti che compongono la rappresentativa ufficiale azzurra per la tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™. Si tratta di (in ordine alfabetico) Filippo Bassan, Arnaldo Bologni, Piergiorgio Bucci, Giacomo Casadei, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano, Giulia Martinengo Marquet, Paolo Paini ed Alberto Zorzi.
A questi se ne aggiungeranno altri in gara con wild card.
“Per Verona schieriamo nove atleti – ha dichiarato Marco Porro, il Cittì della squadra azzurra di salto ostacoli – ma aggiungo che quelli che avrebbero meritato di farne parte sono di più. Per il suo prestigio, per l’opportunità di confrontarsi con i migliori cavalieri al mondo e l’eccezionale calore del pubblico, insieme a Piazza di Siena questo è uno dei concorsi più importanti per noi italiani, ma purtroppo i numeri sono contingentati e bisogna fare delle scelte. Comunque nel complesso si tratta di un gruppo competitivo che sono sicuro ci darà qualche bella soddisfazione. I sei cavalieri convocati con accesso diretto al Gran Premio di Coppa del Mondo – ha aggiunto Porro – sono Giulia Martinengo Marquet, Emanuele Gaudiano, Piergiorgio Bucci, l’Under 25 Giacomo Casadei, Lorenzo De Luca ed Alberto Zorzi, i nostri atleti di punta, includendo ovviamente anche Emanuele Camilli che però è impegnato in un tour in Messico. Poi ci sono Arnaldo Bologni, 64 anni cavaliere dall’esperienza immensa, e Paolo Paini. Entrambi dovranno però guadagnarsi sul campo l’accesso al Gran Premio. Quest’anno Bologni ha dimostrato di essere competitivo in concorsi a 3 e 5 stelle anche all’estero tornando anche a vestire dopo tanto tempo la giacca rossa della nazionale. Paini ha avuto un incidente ad inizio di stagione ed è stato fermo a lungo, ma una volta in sella è però tornato immediatamente su standard eccellenti rientrando nel giro delle squadre nazionali. Infine Filippo Bassan, veneto anche lui come Zorzi, che è al debutto a Verona e parteciperà senza accesso al Gran Premio di Coppa del Mondo. Filippo è cresciuto molto nel corso della stagione e si è meritato pienamente la convocazione.”
Nella foto Marco Porro – ph. FISE/Massimo Argenziano