L’equitazione resta l’unico sport nel quale uomini e donne si misurano in gara senza distinzione di sesso. Per questa edizione di Jumping Verona gli iscritti sono 60 in rappresentanza di 22 nazioni (Australia, Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Liechtenstein, Norvegia, Olanda, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Svizzera) di tutti e 5 i continenti. Nei 60 iscritti ci sono 17 amazzoni e 43 cavalieri.
Facendo invece riferimento all’età dei partecipanti, nell’Italia si va dai 21 anni di Giacomo Casadei (è nato l’1 settembre 2002) ai 56 di Gianni Govoni (6 aprile 1967) e nel Resto del Mondo dai 20 di Jennifer Hochstadter (4 agosto 2003), rappresentante del Liechtenstein, ai 61 dello svizzero Pius Schwizer (13 agosto 1982).
Oltre a Casadei e Hochstadter, altri rappresentanti dei nati nel nuovo millennio sono il polacco Mikolaj Baranski, 20 anni (20 marzo 2003), la finlandese Aura Vasama, 20 anni (19 febbraio 2003), la britannica Antonia Platt, 21 anni (22 novembre 2001) e l’israeliana Isabella Russekoff, 23 anni (19 maggio 2000).
Sono invece cinque ‘debuttanti’ Jumping Verona 2023. Il concorso scaligero resterà per queste amazzoni e cavalieri una tappa unica nella loro carriera professionistica. Oltre agli azzurri Camilla Bosio (24 anni), Andrea Calabro (30) e Christian Marini (49), anche la 39enne sudafricana Genene Burnett e la 21enne britannica Antonia Platt sono infatti al debutto in un CSI5*-W.
Nella foto Giacomo Casadei a Jumping Verona – ph. JV/S.Grasso