Combs Samantha – Stati Uniti
Range
Bronzo fuso
I cavalli di Samantha Combs rimandano con forza alla plastica rappresentazione “…dell’aria attorno alle cose…” che hanno fatto la cifra stilistica nelle Forme uniche della continuità delle spazio di futurista memoria. Lo spazio sembra curvare con un’improvvisa accelerazione dentro il bronzo, e dare origine a una sorta di epifania dell’animale. I cavalli di Combs nascono, dentro una materia dalla struttura primigenia, puliti.
Wilson Margot – Scozia
Herd Spirit: Sisters
Porcellana montata su legno di carbone
Le sculture di Margot Wilson emergono dal fondo come il subacqueo quando ritrova l’aria dopo l’apnea. Nella loro compostezza esplodono un modellato perfetto, quasi fossero l’opera di uno scultore stupefatto davanti a un animale che vede per la prima volta. Lo stupore che colpisce l’artista è lo stesso che ha colpito noi nel vedere dei lavori così raffinati, come queste ceramiche. E dallo stupore, si sa, hanno inizio tutte le cose.
Pasqual Alberto – Italia
Vigoroso
Ferro forgiato e lavorato a fiamma ossidrica su base in plexiglass
Già la descrizione sintetica che l’artista ci ha proposto centra il cuore di queste sculture: “Ferro forgiato…” indica Alberto Pasqual, per chiamare con un nome la materia che vediamo ancora incandescente uscire dalle sue mani. La forgia è una tecnica a caldo, affascinante e pericolosa come la lava del vulcano. E come lava le opere di Pasqual escono lente, ma inesorabili. E niente può fermarle nella loro corsa verso le nostre impressioni. E nulla abbiamo potuto contro il piacere che abbiamo nell’osservarle.
Bello pensare che forgiare sia anche un termine usato nel trotto del cavallo, quando i piedi posteriori dell’animale battono sui corrispondenti anteriori.
Nicolai Paolo – Italia
Il cavallo di Selene scarificato dalla fatica Plastiche riciclate
Ci piace pensare che materiali così apparentemente contemporanei come la resina, o il policarbonato, possano dare origine a forme quasi classiche come le sculture di Paolo Niccolai. Il merito sta tutto nell’intuire che elementi decorativi, che sembrano affiorare dai disegni delle anfore greche, sono in grado di nobilitare composti così banali come le plastiche. L’effetto finale, se da un lato è straniante, dall’altro ci accompagna in un percorso visivo interessante, per nulla scontato.
Dumančić Hrvoje – Croazia
SPHERE
Tecnica mista
Nascondere il materiale prezioso con quello povero per aumentarne il mistero, questa ci sembra l’operazione di Dumancic. L’oro chiede strada, cerca di farsi largo fra la folla di un bianco che lo ha invaso e sembra dominarlo. Eppure il sole che abita il metallo più prezioso è pronto per l’alba, e gli basta un battito di ciglia per prendere il sopravvento. È proprio questo attimo che l’artista ci propone: il confine fra bagliore che sarà e quello che non è ancora tracciato.
Ferrari Sabrina – Italia
Rebel
Modellata direttamente in cera per fusione in bronzo
Cos’è una scultura in bronzo prima di diventare metallo? Questo sembra suggerire Sabrina Ferrari nel proporci i suoi lavori. Allora, cos’è? È la nobile cera, necessaria per modellare la forma, un materiale docile e profumato che chiede mani sapienti per esser modellato. Lo scultore in questo caso è un demiurgo, un essere dotato di capacità generatrice, che scalda con il calore del proprio corpo ciò che è privo di anima per donare alla scultura la propria.
Augusto Daniel Gallo – Argentina
Elite
Acciaio e ferro saldato
Nelle sculture di Augusto Daniel Gallo oltre la frontiera della forma, troviamo l’essenza. I confini hanno soglie di ingresso e di uscita, chiedono appartenenza, mostrano l’urgenza di sapere se ci si trova al di qua di un determinato territorio. O al di là. Le opere di Gallo si posizionano sul crinale, l’osservatorio privilegiato per narrare quello che tutti noi vediamo e al contempo ci racconta una storia nascosta, ovvero tutto quello che sta nel dietro le quinte: ponteggi, strutture, scheletri… E non sapere se sia più importante la forma finita o la sua essenza, ci interroga e affascina.
Testi critici di Andrea Ciresola.
ANDREA CIRESOLA (Verona, 1961) è restauratore di beni culturali, attività che lo ha portato a occuparsi della conservazione di importanti opere d’arte come gli affreschi della casa di Giorgione o i paramenti lapidei dell’Arena di Verona. Nel campo delle arti visive ha conseguito prestigiosi premi internazionali di pittura, con i suoi interventi grafici è illustratore di libri, scrive testi poetici e per il teatro. Per la narrativa ha pubblicato, fra le altre opere, Una fragola per capello (Perosini editore, 2007) Vangog (Perosini editore, 2008, 2020) e Racconti per l’ora d’aria (Edizioni Giuseppe Laterza, 2019). Come divulgatore di arte contemporanea ha tenuto oltre quattrocento serate pubbliche a tema.
Kep Italia sostiene il progetto dedicato all’arte equestre di Fieracavalli ed è Main Sponsor Art&Cavallo 2021.