È partita da Haragorin cuore della Mongolia il 10 giugno 2018 con l’obiettivo di raggiungere Cracovia sulle impronte dei discendenti di Gengis Khan. Un’avventura che ha della magia quella di Paola Giacomini, 40enne di Caprie, in Val di Susa, abituata alle imprese a cavallo.
Dalla Mongolia a Verona, il suo viaggio ha fatto tappa a Fieracavalli dove si è raccontata, ed è emerso il profilo di una donna capace di emozionarsi, che si sente sicura avvolta nel buio, che non ha paura ad affrontare il freddo quando fuori ci sono meno 35 gradi, che affida alle immagini pubblicate sui social il resoconto dei suoi viaggi. Novemila i chilometri che ha percorso insieme a Il Dritto e Custode i due cavalli comprati un anno prima di partire che le hanno fatto compagnia e in più occasioni si sono rivelati due angeli custodi, capaci di segnalarle il luogo più idoneo dove accamparsi, la via migliore per uscire da un bosco distrutto dalle bufere, per raggiungere il villaggio più vicino dove rifornirsi del cibo necessario per vivere una settimana in autonomia. Un telo da piazzare tra gli alberi come rifugio, e nelle bisacce i ferri da maniscalco.
Giacomini non ha lasciato nulla al caso. “Un viaggio preparato in dieci anni. Prima volta in Mongolia nel 2007, poi ci sono tornata altre cinque volte seguendo i suggerimenti delle persone amiche che non mi hanno mai scoraggiata né fatto sentire sola. E durante il viaggio l’essere donna mi ha avvantaggiata, ho ricevuto dosi in più di attenzioni”, dice.
Operaia nelle piste da sci di Bardonecchia, Giacomini non si è lasciata intimorire dagli ostacoli linguistici. “Prima di partire ho seguito un corso serale di russo. Adesso lo parlo quasi fluentemente. In Mongolia attaccavo le conversazioni in Inglese, ma nessuno mi capiva e ho deciso di comunicare in Italiano e nonostante le difficoltà ho avuto conversazioni bellissime”. Panorami e volti sono adesso impressi nella sua mente e non solo.
Le prime impressioni le ha raccolte nel blog “sellarepartire.it”, ma specifica “non ho avuto modo di aggiornarlo spesso, privilegiando i social fotografici”. Il Dritto e Custode l’hanno seguita fino a Fieracavalli guadagnandosi molto più di 15 minuti di fama. E adesso vivranno con lei in Val di Susa. Si preoccupa: “lì c’è molta umidità, loro non sono abituati, hanno tanta pelliccia da far invidia ad un orso. Sudano. Spero riescano ad abituarsi”. Il futuro? Tornare a lavorare a breve termine sulle piste da sci, ma l’orizzonte è più lontano “spostato verso Est”.